Pagina:Martini - Trattato di architettura civile e militare, 1841, I.djvu/241

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libro iv 221

si afferma godere Dio, e molti teologi vogliono assegnare in tutte le cose create rilucere in certo modo un numero trino, il quale dai filosofi eziandio è tenuto perfetto, come continente in se principio, mezzo e fine. Ma posposte queste considerazioni, è da dichiarare la dimensione loro. Dico adunque che l’altitudine d’essi è la terza parte d’un piè, e la larghezza d’un piè e mezzo.

A maggior perfezione del tempio si può fare intorno un imbasamento con le proporzioni e parti che delle basi delle colonne di sopra è detto, di cui l’altezza debba esser quella d’una base d’una colonna imaginata dal fondo al primo recinto. Siccome il primo recinto o cornice tiene il luogo della detta imaginata colonna, ovvero misura del corpo, e benchè questa sia la debita sua grandezza, pure a libito dell’artefice si può minuire alquanto e accrescere, e per questo ho terminato col dimostrare proporzionale e geometricamente le commensurazioni de’ templi oblunghi ed angulati di più facce, siccome dal corpo umano derivati. Sia in prima il corpo in sette eguali parti diviso, togliendo la misura da tutta la testa, dipoi si tiri una linea dall’infima parte al sommo del cranio, e un’altra al pesamento de’ piedi, la quale si partirà in quattro eguali parti: dipoi si pigli una linea circolare dal sommo del cranio agl’ultimi testicoli, e un’altra dall’imbellìco agli estremi calcagni: dipoi si tiri due linee diagonie dalle ultime estremità della linea trapassanti il petto, e vengano alle due medie della base, dove fanno la loro intersecazione, ivi sarà l’altezza del vano della porta: e dove dette linee intersecano il penultimo partimento sarà il vano e larghezza d’essa porta. Dipoi partendo per rette linee dall’estremo petto al sommo della testa, si distribuirà in questo modo: dall’estremità del petto alla forcina della gola sia dell’epistilio, e da essa forcina all’estremità del mento sia dato allo zoforo, e da esso mento al sommo dei cigli alla corona ovvero cornice s’attribuisca, e il resto del cranio al frontespizio si rilasci: e perchè il tetto è cosa superiore, s’aggiunge una di dette parti, e dove nelle basse linee diagonie interseca l’ultima estremità del circolo l’altezza della base è da collocare. E perchè in queste facce sono diverse misure, supplendo col disegno, più innanzi non m’inoltrerò.