Pagina:Mastriani - La cieca di Sorrento 1.djvu/96

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PARTE TERZA




I.


sorrento


... le piagge di Campagna amene,
Pompa maggior della natura, e i colli
Che vagheggia il Tirren, fertili e molli.


Allor che le torbide cure di una vita affacpendata, o la più incresciosa monotonia di semcre uguali e ripetuti sollazzi, o il pungolo di un dolore cagionato dalla perdita di cara persona, o il bisogno di allontanarsi da quell’incessante rumore, che, secondo la felice espressione d’uno scrittor francese, dir si può la respirazione della capitale; allor che qualcuna di queste cagioni vi muove a cercare fuori di Napoli un sollievo, anche momentaneo, agli angosciosi pensieri che vi assalgono, ricordatevi che in su quella penisola incantata, che si piega qual braccio sinistro sulle onde limpidissime del mare (imperocchè le piagge di Posilipo ne formano il destro braccio), su quella penisola ove sorgono gli spettri di antiche città, giace