Pagina:Mastro-don Gesualdo (1890).djvu/502

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guarirmi, vossignoria. Senza interesse... pagandovi secondo il vostro merito...

Capra ammutolì da prima e si strinse nelle spalle.

— Eh, eh... guarire... certo... siamo qui per cercar di guarirvi... — Il Muscio, più brutale, spifferò chiaro e tondo il solo rimedio che si potesse tentare: l’estirpazione del tumore, un bel caso, un’operazione chirurgica che avrebbe fatto onore a chiunque. Dimostrava il modo e la maniera, accalorandosi nella proposta, accompagnando la parola coi gesti, fiutando già il sangue cogli occhi accesi nel faccione che gli s’imporporava tutto, quasi stesse per rimboccarsi le maniche e incominciare; tanto che il paziente spalancava gli occhi e la bocca, e tiravasi indietro per istinto; e le donne, atterrite, scapparono a gemere e a singhiozzare.

— Madonna del Pericolo! — cominciò a strillare Speranza. — Vogliono ammazzarmi il fratello... squartarlo vivo come un maiale!

— Chetatevi! — balbettò lui passandosi un lembo del lenzuolo sulla faccia che grondava goccioloni. Gli altri medici tacevano e approvavano più o meno la proposta del dottor Muscio per cortesia. Don Gesualdo, visto che nessuno fiatava, ripigliò a dire:

— Chetatevi!... Si tratta della mia pelle... devo dir la mia anch’io... Signori miei... sono un uomo... Non sono un ragazzo... Se dite ch’è necessaria... questa