Pagina:Matilde Serao Saper Vivere.pdf/13

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può e deve recarvisi, in visita, fra un atto e l’altro, al più trattenendovisi per un atto intero: dopo, ritorna alla sua poltrona, a udire il resto dello spettacolo. In quanto alle feste... intendiamoci bene, una fidanzata, per quanto le sia possibile, deve astenersi dal partecipare a feste, a balli, a riunioni. Massime se il matrimonio non è a lunga scadenza, per quanto meno va in giro, la fidanzata, tanto meglio è: quindi, poco o niente, come teatri, come feste, come balli, come altri svaghi. E così, anche il fidanzato si astiene dal frequentare simili ritrovi, non va troppo in caffè, non si fa vedere nei restauranti alla moda, insomma fa una vita raccolta, come la fa la sua fidanzata. Più si approssima il matrimonio, e più è permesso uscire insieme, per iscegliere le stoffe dei mobili, i mobili stessi, cercare casa, comperare i vestiti, ordinare i cappelli: ciò è permesso, ma con modestia e moderazione. Durante il fidanzamento, come l’affetto cresce, si viene al tu: ma in presenza di persone di riguardo, quando vi sono visite, è meglio darsi del voi. Il fidanzato dà del voi ai futuri suoceri, alle future cognate e ai futuri cognati: il nome di parentela, suocera, padre, cognato, non si assume se non dopo il matrimonio. Negli onomastici della futura suocera, delle future cognate, il fidanzato manda dei fiori e qualche oggettino di gusto, ma non di gran valore: per il suocero o pei futuri cognati, non ve n’è bisogno, se no, il giro dei doni si allarga troppo. E inutile dire che il compleanno, l’onomastico della fidanzata, la Pasqua, il Natale, il ritorno di un viaggio, comportano sempre dei doni belli e ricchi - se vi sono denari - da parte del fidanzato: la fidanzata li ricambia, spendendo meno denaro, ma non molto meno. Per ogni evento, potendo sconchiu-


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