Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/105

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nostro. Le prime linee, che gli caddero sotto gli occhi indicavano chiaramente la situazione dello spirito dell’autore. Era questi un gran progettista, e lo scritto altro non era che una memoria sul mezzo di riedificare la città di Londra, dopo il famoso incendio seguito, con i pietrami che si avrebber dovuto togliere dai monumenti druidici, che si trovavano in copia ne’ paesi settentrionali dell’Inghilterra. Il manoscritto andava adorno di molti disegni grotteschi, ed in margine si leggevano queste parole. Avrei potuto fare questi disegni con un poco più di precisione, ma mi hanno costantemente ricusato un temperino da potermi temperare una penna.

Stanton posò il quinternino e ne prese un altro. Questo pareva essere stato scritto da un fanatico a’ tempi della rivoluzione in Inghilterra. Non sognando che proseliti, voleva che fosse convertito forzatamente l’ambasciatore della Porta Ottomana, nella speranza, che al suo ritorno a Costantinopoli, egli farebbe altrettanto con tutti i Musulmani. Tra le pagine