Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/106

Da Wikisource.

97

si vedevano diversi intagli rappresentanti cotesti ambasciatori, i quali erano fatti nella più ingegnosa maniera; i capelli ed i peli della barba erano principalmente di una particolare finezza; ma la memoria terminava coll’esprimere il dispiacere dell’autore, che se gl’intagli non erano riusciti perfetti, la cagione era stata, perchè gli avevano sottratte le forbici. Consolavasi di tal mancanza però al pensare che la sera avrebbe afferrato un raggio della luna, ed appuntandolo contro la serratura della porta, da cui era rinserrato, avrebbe in seguito fatti degl’intagli di una maravigliosa perfezione.

Stanton proseguiva la sua lettura ed era tanto immerso nella sua distrazione, che non gli venne neppure il pensiero di trovarsi nella biblioteca di uno spedale di pazzi, nè pensò al pericolo che egli correva. Dopo qualche tempo nulladimeno diede un’occhiata intorno a sè; e si accorse che il suo compagno era scomparso: onde ritornò verso la porta, che trovò chiusa a chiave. Allora si mise a gridare