Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/234

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de’ sospetti. Intanto si può facilmente calcolare quale dovette esser su di me l’effetto delle sue lezioni. Diventai inquieto, geloso, vendicativo: io era insolente e baldanzoso verso i miei genitori, sospettoso ed inquieto con tutti quelli che mi erano d’intorno. Prima di avere oltrepassati gli undici anni rimproverai a mio padre il suo amore per voi, insultai mia madre parlandole del suo traviamento; tiranneggiava i domestici; in una parola io era divenuto il terrore ed il tormento di tutta la casa.

«Il giorno che precedette la nostra prima riunione (rimarcate che prima si era avuta l’idea di giammai presentarci l’uno all’altro) nostro zio si recò dal nostro genitore, e gli disse: signore, considerate bene le cose, penso, che sia miglior partito di fare che i due fratelli si veggano. Iddio forse toccherà loro il cuore, e per mezzo della sua benigna influenza sopra di essi, ci permetterà di rivocare il crudele decreto che minaccia l’uno di essi di un perpetuo