Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/296

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venite per ascoltare le sue suppliche, ma per render giustizia. Ah! perchè mai, li interruppi, volete voi affrettare l’esecuzione di una sentenza, che giusta o no, sarà senza dubbio severa! Io ho più d’una volta interceduto per voi, quando vi eravate renduti colpevoli di qualche leggiera colpa; questa ne è la ricompensa? Non perdiamo il tempo, gridarono essi. Fermate, disse il superiore, lasciatelo parlare. Volete voi profittare dell’ultimo momento d’indulgenza che io possa accordarvi, e rinunziare per sempre all’orribile risoluzione di fare annullare i vostri voti?

Coteste parole risvegliarono tutta la mia energia; mi alzai, e dissi con voce chiara e distinta. Giammai; io sono davanti al tribunale di Dio, Infelice! esclamò il superiore, voi avete rinegato Dio: — Ebbene! non mi resta dunque a sperare, che Iddio non rinegherà me; perciò io ho appellato ad un tribunale, ove voi non avete alcun potere. — Ma noi abbiamo del potere qui, e voi ve ne ac-