Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/356

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tra deliberazione, pregare e versar lagrime abbondanti. Finalmente mi determinai a scrivere un biglietto a Giovanni per fargli conoscere con franchezza le mie dubbiezze, i miei timori. Cominciai dall’esporgli tutte le difficoltà che mi sembravano doversi opporre alla mia fuga, dicendogli: È mai possibile, che un uomo, che sarà da tutta Madrid e dall’intiera Spagna inseguito, possa realmente pervenire ad evadersi? La fuga di un religioso è una cosa quasi per se stessa impossibile; e come potrebbe egli in seguito rimanersene celato? Le campane di tutte le comunità religiose di questo regno suonerebbero da loro medesime a storno per divulgarne la diserzione. I poteri civile, militare, religioso si metterebbero in allarme. Fuggiasco, perseguitato, ridotto alla disperazione, io andrei errando di città in città senza trovar chi volesse darmi ricovero. Mi converrebbe bravare la vendetta delle leggi, l’odio della società, i sospetti delle popolazioni in mezzo alle quali sarei obbligato passare di soppiat-