Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/369

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più grande imbarazzo prima di poter effettuare il suo disegno. Cotesto movimento mi sembrò tanto pieno di sincerità, che ne fui vivamente colpito. Desso servì di contrappeso alle mie prevenzioni; intanto quanto maggior confidenza egli m’ispirava, più io partecipava de’ suoi timori. Io incominciai a dire siccome lui: come farò definitivamente per salvarmi? Io posso mediante il vostro soccorso traversare cotesto sotterraneo labirinto, i cui freddi vapori mi fanno gelare già in immaginazione. Posso arrivare a trovar l’aria e la luce, salire e scendere la muraglia; ma dopo tutto ciò, come salvarmi? Come farò per sussistere? — Questo sarà pensiero di vostro fratello, rispose egli seccamente, io ho fatto quanto aveva intrapreso di fare.

Gli feci in seguito diverse altre interrogazioni sulle particolarità della mia fuga; le sue risposte furono monotone, evasive, e tanto poco soddisfacenti, che sentii rinascere in me tutti i sospetti, tutti i timori di prima. Gli dimandai come aveva fatto