Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/370

Da Wikisource.

357

a procurarsi la chiave. Ciò non vi deve importare. Questa fu la risposta uniforme, che ricevetti non solo a questa interrogazione, ma a tutte le altre che gli feci sulla maniera con cui si era procurato i mezzi di facilitare la mia fuga. Alla fine fui costretto di rinunziare alla speranza di soddisfare la mia curiosità, e ritornando a quello che mi aveva detto, soggiunsi: Ma questo terribile passaggio vicino al luogo delle sepolture! La possibilità, il timore, che non ne usciamo più! pensate all’orrore di dover passare in mezzo a delle ruine sepolcrali, alla possibilità di traboccare sopra de’ morti, di riscontrare ciò, che io non oso dire; pensate all’orrore di trovarsi fra quegli enti che non appartengono nè ai vivi, nè ai trapassati, quegli enti che si compiacciono di cibarsi dei cadaveri e di vivere nel seno della corruzione. Non possiamo far di me passar vicino a cotesti sepolcri? — Che importa ciò? io avrei forse più di voi ragione di paventarli. L’ombra di mio padre, sorgerà