Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/374

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ne’ lineamenti del suo volto nel mentre che io pronunziava queste parole. Sulle prime mi diede un’occhiata senza parlare, e con un misto indefinibile di sarcasmo, di sdegno, di dubbio e di curiosità, e poscia si sforzò a ridere; ma i muscoli del suo volto non erano gran fatto arrendevoli da permetterglielo, e non poterono produrre, che una specie di riso sardonico, il cui orrore sorpassa qualunque immaginazione. Al vederlo mi sentii ghiacciare il sangue; alla fine egli mi rispose: credete forse che io sia tanto sciocco di affaticarmi per la vostra libertà a rischio di perdere per sempre la mia? a rischio di esser dato in mano alla inquisizione? (qui egli si sforzò a ridere di nuovo.) No, no, bisogna, che fuggiamo insieme. Potete voi supporre, che io prender volessi tanta parte in un’avventura, nella quale fossi il semplice confidente? Ho pensato al mio proprio pericolo; ho calcolata la mia sicurezza. La nostra posizione reciproca ha riunito per accidente due caratteri totalmente opposti, ma questa