Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/115

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co della mia propria condanna. E perchè io svolgeva le pagine con una mano tremante, Adonia preso da una soprannaturale emozione esclamò. Figlio della polvere, cosa è che ti fa tremare? Se tu sei stato tentato, lo furono eglino ancora; se tu hai resistito, eglino resistettero, come te; se eglino gustano oggi il riposo, lo gusterai un giorno ancor tu. Tu non hai sofferto un solo dolore o di spirito o di corpo, che eglino non abbian sofferto lungo tempo prima che tu vedessi la luce del giorno. Giovane inesperto, la tua mano trema nel toccare queste pagine, che non sei degno di maneggiare; eppure bisogna che io ti dia un tale incarico, conciossiachè abbia bisogno di te. Malaugurato vincolo della necessità, che riunisce due spiriti tanto poco l’uno per l’altro formati!

Intanto ch’egli favellava io non aveva cessato un istante dallo svolgere il volume. Ebbene! proseguì Adonia, la tua mano esita ancora a trascrivere la storia di quelli, il cui destino si trova al tuo riunito con