Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/12

Da Wikisource.

7

il suo sonno!.... questa calma è un preludio, che egli possa salire al cielo... adesso... adesso... già gli tengo il ginocchio sul petto... ove è il coltello?.... Se egli vede, sono perduto. Il coltello!... sono un vile... Il coltello!... Se apre gli occhi, per me non vi è più speranza. Il coltello, maladetti poltroni!.... chi oserebbe esitare ora, che ho afferrato la gola di mio padre?.... là... là... là... il sangue mi è arrivato fino alla manica.... è il sangue del vecchio... Intanto che io rasciugo la lama, voi fate ricerca del denaro... non posso asciugarla, perchè i capelli sono tutti intrisi di sangue. Questi medesimi capelli toccarono le mie labbra l’ultima volta, che egli mi abbracciò... Io era molto giovane allora.... Allora non lo avrei ucciso per tutto l’oro del mondo. Ed al presente... al presente... che sono io divenuto?... Ah! ah! ah! quanto simile al mio è il delitto di Giuda..... Egli tradì il suo Salvatore, io ho ucciso mio padre... Il luogo che fu assegnato a lui nell’inferno aspetta me ancora!... Non importa....