Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/149

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nocenza di Immalia fece fronte a tutti i pericoli, che ella correva. Non ostante la sua viva curiosità e la prontezza del suo intendimento le sue risposte festevoli; ma vaghe la sua immaginazione irrequieta e bizzarra le sue armi intellettuali di buona tempera ma che ella non sapeva molto destremente maneggiare, e principalmente il suo istinto ed il suo infallibile discernimeuto per tutto ciò, che era giusto od ingiusto, tutte queste cose, dico, fecero andare a vuoto i discorsi del tentatore in una maniera più sicura, che se avesse argomentato contro tutti i logici riuniti insieme delle accademie Europee. Versato in tutti i sofismi della scolastica filosofia, egli era piucchè ignorante in questa rettorica del cuore e della natura. Come dicesi che il leone si umilia al cospetto di una vergine dotata della sua natia purezza, così il tentatore si ritirava svergognato, e malcontento, quando ad un tratto vide la lagrima affacciarsi alle pupille trasse un triste e favorevol presagio.

Voi, le disse quindi piangete, Im-