Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/15

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gni. Se voi vi addormentate sarò costretto di risvegliarvi; se non fosse per altro, che per difendere la mia ragione. Sento che la mie forze fisiche diminuiscono rapidamente, e perciò sono tanto più geloso di conservare quelle del mio intelletto. Non occorre, che mi guardiate con quell’aspetto minaccevole; voi siete più forte di me, ma la disperazione rende tutti eguali. Nel tempo che io pronunziava queste parole la mia voce rimbombava siccome il tuono, e raggi di fuoco mi uscivan dagli occhi. Io sentiva in me tutta la forza che a noi somministra la collera, e mi accorsi che il mio compagno non era insensibile a quanto io gli diceva; onde continuai con un tuono, che fece maravigliare me medesimo: Se voi oserete addormentarvi, io vi risveglierò. Ancorchè non faceste che stare fra il sonno e la veglia, non vi lascerei un momento di riposo; dovete vegliare con me. Per tutta questa giornata soffriremo insieme; così ho risoluto. Ve l’ho già detto: posso tutto soffri-