Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/16

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re, fuorchè i sogni inquieti di un uomo, che dormendo vede l’immagine di un padre assassinato. Voi potete vegliare, delirare, bestemmiare, ma dormire, no certo.

Egli mi guardò per alcuni istanti con una maraviglia, che chiaramente indicava quanto poco capace mi avesse creduto di una tale energia di passione e di volontà. Quando fu ben convinto di non ingannarsi, l’espressione della sua fisonomia si cambiò tutt’ad un tratto. Per la prima volta sembrò che meco si accordasse; tutto ciò che aveva aspetto di ferocia era conforme al suo carattere e gli aggradiva: mi assicurò, che il mio coraggio gli faceva piacere. Voglio tenermi desto, aggiunse con uno sbadiglio, che lasciò vedere una gola simile a quella di una tigre, che si prepari al suo sanguinario banchetto; ma come faremo per non lasciarci sorprendere dal sonno? Noi non abbiamo nulla nè da mangiare nè da bere. Ed incominciò a proferire una salmeria d’imprecazioni e di bestemmie terribili; quindi si pose a can-