Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/157

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domani rivedendo il banchetto, che ella aveva nell’antecedente giorno preparato, piangeva sulle frutta, che avevano perduta la loro freschezza; ma quindi cercava incontanente di rasciugarsi le pupille ed imbandire un nuovo convito.

Tali erano state le sue occupazioni di sette giorni consecutivi, quando la mattina dell’ottavo vide tutto ad un tratto comparirsi davanti lo straniero. L’allegrezza ingenua ed innocente con la quale essa corse ad incontrarlo, eccitò per un momento nel cuore di lui un sentimento di rimorso, del quale Immalia si accorse al rallentare del passo di lui, non meno che al rivolger degli occhi altrove. Ella si arrestò piena di un’amabile timidezza, come sembrando volergli dimandar perdono di una involontaria offesa, e sollecitando il permesso di avvicinarglisi, per mezzo dell’atteggiamento stesso, che aveva preso per astenersene. Dagli occhi se le vedevano già le lagrime prossime a cadere, se egli avesse fatto un semplice moto per respin-