Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/202

Da Wikisource.

193

guisa i suoi veri sentimenti ridono al cuore dello straniero tutta la sua malignità naturale; i suoi progetti crudeli, ed i suoi desiderii naturalmente tetri e diabolici riassunsero l’ordinario loro impero. Vedendo il conflitto della innocenza abbandonata a sè medesima in mezzo alle convulsioni della natura, provò la stessa soddisfazione di quando entrava negli ospizii degli alienati o nelle prigioni. Pareva che dicesse, il fulmine che stava già già per iscagliare contro questa tanto innocente, creatura esser più sicuro di quello delle nubi, che brillavano intorno di lei.

Armato di tutta la sua perversità e potere si avvicinò ad Immalia, che non era difesa se non dalla propria purezza. Fra la persona e la posizione di lei si scorgeva un contrasto che avrebbe commosso qualunque persona e la posizione di lei si scorgeva un contrasto che avrebbe commosso qualunque persona fuori dell’Uomo Errante. Lo splendore del volto di lei brillava in mezzo alle oscurità, che la circondava; e la sua dolcezza