Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/302

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na aveva osservato uno straordinario movimento in tutta la casa, e che avrebbe potuto ispirarle qualche sospetto, se fosse stata in grado di prestarci attenzione; e la sua maraviglia fu grande quando entrando nel luogo ove era la sua genitrice la trovò assisa d’avanti ad una scrivania, con in mano una lettera, che aveva terminato di leggere, e quando si sentì indirizzare le seguenti parole: Vi ho mandato a chiamare, mia figlia, affinchè anco voi possiate prender parte al piacere, che questo foglio deve cagionare ad entrambe. Perciò vi prego di porvi a sedere, e di ascoltare con attenzione intanto che ve ne sarà fatta la lettura.

Nel mentre che donna Chiara pronunziava queste parole era seduta sur un seggiolone, la cui spalliera era di un’enorme altezza, e del quale pareva che ella stessa facesse parte, tanto era inflessibile ed immobile in tutta la sua persona; gli occhi senz’anima e senza espressione. Isidora fece una riverenza e si assise sopra uno sgabello di velluto. Intanto una came-