Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/44

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sa di straordinario e non m’ingannai. Egli mi disse in termini precisi, che da qualche tempo regnava nel Sant-Uffizio un turbamento ed una inquietudine senza esempio. Erasi divulgata la voce, che un ente di figura umana era comparso nella cella di alcuno de’ prigionieri, ove esso pronunziava de’ discorsi contrarii non solo alla cattolica fede ed alla disciplina di quel luogo augusto, ma ben anco alla religione in generale, ed alla credenza in Dio ed in una vita avvenire. Aggiunse che, non ostante la più assidua vigilanza, nessuno degl’impiegati del tribunale era potuto riuscire a tener dietro a questo individuo delle visite che faceva alle celle de’ prigionieri; che le guardie erano state raddoppiate; che erano state poste in uso non solo le ordinarie, ma molte altre straordinarie precauzioni ancora; il tutto finora senza alcun frutto. Finalmente mi annunziò, che non mancherebbero d’interrogarmi su questo proposito, e forse con più istanza che io non avrei immaginato, e che riflettessi bene a ciò