Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/61

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alta nube di fumo e di polvere; che permetteva appena di distinguere i lineamenti delle persone che vi erano al fianco. La confusione fu aumentata dal contrasto di questa improvvisa oscurità con lo splendore della luce vivissima, che ci aveva quasi acciecati per più di un’ora come pure dalle grida degl’infelici feriti o storpiati dalla caduta della volta. In mezzo a quelle grida, a quelle tenebre, a quelle fiamme vidi d’avanti a me uno spazio libero. Il pensiero ed il movimento fu in me simultaneo. Nessuno mi teneva d’occhio, nessuno pensava ad inseguirmi, e molto prima che avessero potuto rimarcare la mia assenza, o far di me ricerca, io aveva traversato l’ammasso de’ rottami, ed errava in segreto ed in sicurezza per le vie di Madrid.

Ogni pericolo sembra leggiero a chi è sfuggito da un pericolo estremo ed imminente. Il misero che scampa dal naufragio è indifferente riguardo alla costa ove approda, e quantunque Madrid per me non fos-