Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/72

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che cavo fuori da un guarda-roba, ove probabilmente era stato da più secoli rinserrato. Quello che io portava mi fu tolto con tanta prestezza, che ne rimasero alcune piccole striscie. La scena, che seguì fu in parte spaventevole, in parte ridicola. Una vecchia ebrea per nome Rebecca rispose alle sue grida e comparve, ma vedendo un estraneo ritrasse il piede tremando, intanto che il vecchio, che non sapeva cosa si facesse invano seguitava a chiamarla col suo nome cristiano Maria. Costretto a levar la tavola da sè medesimo, la rovesciò, e schiacciò la zampa dell’animale, che per prender parte al trambusto generale si mise a stridere in una maniera insopportabile. Il vecchio per farlo tacere diede di piglio al coltello, e dopo aver proferite alcune parole tagliò la gola al gallo. Ma ad un tratto spaventato all’idea di aver pubblicamente dichiarata la sua credenza, si assise, e con un rispetto turbato mi dimandò il motivo per cui io mi era degnato di visitare la sua umile dimora.