Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/74

Da Wikisource.

69

mia memoria sulla prima notte che passai in casa dell’ebreo, ma nulla ho potuto rinvenirvi, se non che la mia ragione era onninamente forviata. Solo mi risovviene, che mi fece salire per una scala molto stretta; che egli mi guidava col lume alla mano, ed io lo andava interrogando, se mi faceva discendere le scale, che conducevano alle prigioni della inquisizione; in quanto alle giornate seguenti non ho potuto conservare nessuna rimembranza.

Dopo alcuni giorni però il vecchio cominciò a trovare che il suo attuale riposo gli costava un poco troppo caro per l’incarico di un commensale di più, e di un commensale che aveva perduta la ragione. Egli profittò del primo lucido intervallo per farmelo intendere, e per dimandarmi cosa io risolvessi di fare e dove contassi d’andare. Cotesta interrogazione mi fece per la prima volta risvegliare l’idea dell’avvenire terribile e privo d’ogni speranza, che mi si parava innanzi. In tutta la Spagna io non aveva un palmo di terra ove restare,