Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/238

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colla grande voce di Lutero. Trovate in quelle due potenti maiiifestazioui l’indicazione, il dovere d’una terza anche piú potente che dica: la conquista ma. teriale non costituisce diritto; né lo costituiscono i Trattati, fatti soltanto a vantaggio dei pochi individui chiamati re. L’ Umanitá non ha se non una norma: il Buono ed il Giusto. Afferrate l’iniziativa morale che voi m’ accusate di volere per la mia patria: noi v’applaudiremo con entusiasmo: vi seguiremo sulla bella via: compiremo grandi cose con voi. L’ emulazione è il segreto della grandezza dei popoli. Ma per quanto è sacro nell’ideale, per quanto è fecondo e veramente religioso nel futuro che intravvediamo, non riducete 1" immensa questione che s’ agita oggi in Europa a quella di sapere quanti schiavi perderanno la livrea d’uno o d’altro padrone sopra una data zona di terra. Non giustificate l’o])pressione facendone mallevadori i popoli. IsTon raccogliete, voi uomini di pensiero e progresso, l’armi di Cancelliere che traggono origine dal Medio Evo. Siate Allemanni, voi dite ai vostri. Qual senso date a quella parola? Di quale Allemagna parlate? Dell’" A Ilemagna che opprime in nome della violenza, o di quella che benedice in nome della potenza dell’intelletto? Dell’Allemagna di Lutero o di quella di Metternich? Conosco io pure, io straniero, una Allemagna ch’io, rispettando, saluto: è quella che colla riforma ci disse: esame; co’ suoi mal noti contadini dello stesso periodo: il regno dei cieli deve riflettersi possibilmente quaggiii, colla serie gloriosa de’ suoi filosofi e de’ suoi critici; da Lessing a Baur: meditate severamente sulle grandi cose umane, Pensiero, Storia, Religione. Ma questa Allemagna non ha bisogno, per compire la prò-