Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/439

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Di mezzo ai pazzi e iinpnidciiti sospetti seminati sulla vostra via da nomini che dovrebbero salutare il vostio moto con orjiooflio italiano e. per pochezza d’intelletto e d’amore, lo fraintendono ed avversano — ajjli errori d’ alcune fra le vostre societá che, illudendosi a j>oter mifjliorare le sorti materiali del popolo separatamente dalle nazionali, condannerebbero, senza avvedersene, le associazioni oj)eraie ad essere associazioni, non di cíiiadini. ma di ciechi e meccanici stromenti di prcxíuzione — e alle molte difficoltá di condizione. <die in(;ep(>ano in un lavoro continuo il vostro lavoro intellettuale e morale — noi dobbiamo, colla paziente insistenza di chi ha certezza della vittoria, risolvere il problema morale, innalzando ciascuno di noi alla coscienza della missione italiana, ponendo piú sempre unitá fra il nostro pensiero e le nostre azioni, portando la nostra coccarda d" nomini liberi sul petto, e rinnegando ogni transazione tra il vero e 1" errore, tra le nostre credenze e i calcoli d* una opportunitá menzognera: dobbiamo risolvere il problema intellettuale, studiando il nostro avvenire e il nostro dovere nella storia del popolo, nella tradizione, non dei periodi di corruttela e di serviti!, ma delle ejx»che che videro l’Italia libera, prospera e grande: dobbiamo risolvere il problema economico, non nell’antagonismo di classe a classe: non in una guerra di 0()erai e di resistenze che non somuuino se non a diminuire produzione, buon mercato e consumo; iu)u in uno spostamento di capitali che non accresce la cifra della ricchezza sociale: non nei metodi predicari tra gli stranieri, che violano la pro|)rieta. sorgente d* ogni enuilazione, e la libertá, sorgente d’ogni lavoro: ma creando nuove sorgenti di capitali,