Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/116

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Il sig. Damelli non sapeva da che parte rifarsi.

Ma finalmente, con molti giri e rigiri di frasi, finì col confessare che aveva fatto un buco nell'acqua.

— Oh! Eccellenza, si figuri, è proprio riconoscentissimo quel giovane, anzi mi ha detto di ringraziarla della sua generosa offerta.... Ma creda.... che non.... insomma sarebbe per lui una vera disgrazia.... Egli adora quella cavalla.... non vuole.... insomma non può separarsene!

— No? — disse il Duca. — Com'è ingenuo, caro signor Damelli. Non vede che quel ragazzaccio voleva far salire l'offerta?

— L'ho fatta salire, l'ho fatta salire — s'affrettò a rispondere l'intendente; — ho promesso una somma enorme, ho detto che il prezzo lo fissasse lui. Ma nulla.... l'ostinazione di quel giovane fu invincibile. Pare ch'egli abbia una specie di arlia per quella bestia.... Fu un attestato di riconoscenza del povero Principe, per un import....