Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/119

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avuto l'ardire di rifiutarsi a cedergliela, gli dava sui nervi. Tanto, che ne parlò addirittura coll'agente.

— Non le pare che sarebbe bene mandarlo a spasso..., per dare una prova di energia...? per incutere negli altri una salutare idea della disciplina indispensabile? eh!...

Ma l'agente, con infiniti riguardi, espose varie buone ragioni. Veramente, faceva osservare che, proprio, gli estremi non c'erano. Avrebbe fatto più dispiacere che effetto a tutti quanti, il vedere scacciato quel ragazzo. Sua Eccellenza sapeva senza dubbio il servizio da lui reso, tempo addietro, alla casa. E poi, bisognava riconoscere che aveva un'abilità straordinaria come allevatore e domatore.... e nel resto teneva una condotta irreprensibile.

Giuliano capì il latino. L'ira gli era sbollita ormai, ed egli, annoiato da quella prolissa difesa, si sentiva tornare addosso la serena indifferenza del creolo. In cuor suo cominciava a trovare che