Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/165

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— Non mai abbastanza, mio caro. Quando si hanno delle fortune di questa entità, bisogna capacitarsene.

Egli alzò le spalle sorridendo.

— Creolo! — disse la Baronessa.

Giuliano si fe' serio. Non rispose. Guardava laggiù, in fondo, nelle brume della pianura.

Milla camminava diritta pel viale, senza voltarsi.

Olga disse ancora a Giuliano ch'egli aveva una moglie adorabile; glielo disse sei giorni dopo a cena.

Ordinariamente, non si cenava alla villa. Quel giorno, però, una gita lunga e divertentissima aveva ricondotto la comitiva ad ora tarda e s'era sentita la necessità di un gaio: souper.

Alle frutta la Baronessa tornò sull'argomento.

— Adorabile! Guardate come le sta bene quel costume pifferaro...; ecco.... avrebbe bisogno di esser sempre così.... contenta e animata. È di carattere molto calmo, nevvero?...