Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/254

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— Allora, — disse con subita alterigia, quand'è così, va pure.

Ma un momento dopo, sentì una lagrima spuntarle sul ciglio. Ella voleva bene ai suoi; a quelli di casa sua. E ne rimanevano pochi ormai ad Astianello. I nuovi servitori, scelti dal Duca, avevano a poco a poco, accaparrati i posti migliori.

E ora.... anche Drollino. Era un altro lembo del passato che scompariva.

Egli vide quella lagrima e rimase inchiodato al suo posto pallido, atterrito.

— Signora Duchessa, — disse con voce tremante; creda.... anch'io.... mi perdoni....

— Oh Drollino! sclamò Milla, smettendo subito il fare risentito, perchè mi dai questo dispiacere?

Egli fece un passo avanti.

— Oh no.... non dica così.... signora Duchessa.... creda.... anzi.... che io....

— Ti assicuro — proseguì Milla, che faresti tanto dispiacere anche al Duca.