Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/319

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colà, chi lo udiva?... Milla non era in presenza del suo idolo. Olga era a Genova, lungi dal suo schiavo gran signore! E i passeri della macchia non si curavano punto di quel Duca in lagrime, buttato là come un cencio.... scosso da quei singhiozzi spasmodici.... che non erano forse nè tutta paura, nè tutto rimorso!...

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La camera di Drollino era quasi buia. Per terra, in un angolo, ardeva un lumicino d'olio, e la sua poca luce era attenuata da una specie di paralume improvvisato. Dietro ai vetri e alla carta della finestrina, s'urtava un raggio di luna che cercava d'insinuarsi all'interno disegnando sull'ammattonato e sulle pareti lunghe striscie bianche, d'uno splendore freddo ed immobile. Nel camino ardevano lentamente alcuni rimasugli di legna umida, e una vecchietta, adagiata in un rustico seggiolone impagliato, lottava ostinatamente col sonno. Un gentile odore d'erba secca veniva dal vicino fienile, e nel silenzio