Pagina:Memoriale di Paolo dello Mastro.djvu/27

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c’era, acciochè la Domenica seguente, fatta a Benedittione, se potessero annare con Dio, alla tornata de S.to Pietro fu tamanta la infrontaglia1 a’ mezo la salita dello Ponte per infino a sei passi sopra lo Ponte, che ce moriero cento settantadue Anime, che tutti furno affocati della folla, e morieroce quattro cavalli, et una mula2 e tutti stavano in terra muorti, e ce moria tuttavia ce ne cascava più; sentenno noi, che ce morìa tanta gente, chiamammo lo Caporione de Ponte che era Pauolo dello Scutto3, et era nostro vicino, e con molti altri Cittadini, et annammone in nello luoco, e fu dato ordine collo Castellano dello Castiello, che serrasse la Porta dello bronzo, acciochè non ce entrasse più persona nello Ponte; ello Caporione con doi Manescalchi, e con molti altri Gioveni de ponte, li parammo allo salire dello ponte acciochè persona non passasse de là, e poi scostando li corpi morti dalla strada, et ammontonamolli4 de là, e de qua della via, e così facemmo sfollare la gente, che era dentro nello Ponte, che erano pieni tutti li roni (sic)5 dello ponte, e quelli archi per tal modo che cascavano in fiume alloro despetto, et essenno sfollati lo ponte, pigliammo li Corpi muorti e portammolì tutti in S.° Cielso, et Io Pauolo ne aiutai a portare circa a’ dodeci. Là se vedea la granne crudeltà, a vedere in uno, cento settantadoi Corpi muorti, e chi piangèa patre, chi figlio, chi frate, che veram.te parea uno inferno, et annavano con le cannele in mano cercando sopra quelli morti, e chi trovava fratello, chi figlio, chi sorella, e raddoppiavano li pianti elle strille, che era la maiure crudeltà, che mai fusse veduta, e durao questo per infino a’ mezza notte. A mezza notte lo Papa mannao sei carri tre volte, che furono decidotto carri, e felli portare a Campo Santo, e 1ì stettero tutta la Domenica seguente, che non volea che fossero sepelliti, acciocchè li loro se li riconoscessero, e furono quelli decidotto carri, cento ventotto, cioè C° xxviii. corpi, e sei ne furno portati alla Minerva, lo resto, per infino a cento settantadoi, furono seppelliti in Sto Cielso, e la più parte delli detti muorti fumo gioveni gagliardi e femine, pochi vecchi e poche crea-

  1. Cod. Cors.:... infrattaglia.
  2. Cod. Cors. Prom. Inf. Mas.:... è una mula che dicono fosse di S. Marco e aveva due ceste con due donne, che si spaventò e morse, ecc., (intendi morì). Si attribuì l’infortunio disopra narrato all’aombrarsi appunto d’una mula del Cardinale di S. Marco.
  3. Cod. Cors.: Paolo dello Sarto.
  4. Cod. Cors.;... ammontonati di qua e dì là della via.
  5. Cod. Coss.: Erano piene le zone dello ponte, ecc.