Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/467

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del professore barucchi 53

da Trajano in onore di Plotina sua moglie, e l’altra detta anticamente Oresta, per testimonianza di Lampridio, fu chiamata da Adriano col suo nome Adrianopoli, è cosa verisimile, che Caracalla abbia voluto nel conio di questa moneta rinnovare la memoria di Plotina, e Sabina. Esaminando con attenzione la medaglia, pare che le due teste abbiano qualche rassomiglianza colle effigie di quelle due Imperatrici, quantunque dalla loro morte sino all’epoca di questa moneta potessero essere scorsi circa ottant’anni.

7. Di Plotinopoli, che era alla destra dell’Ebro, non rimane più alcun vestigio; anzi non se ne trova memoria nei dizionari, e nelle carte geografiche, se vogliamo eccettuare la carta geografica numismatica del Museo Tenpoli. Ma riguardo ad Adrianopoli situata sulla sinistra dello stesso fiume in poca lontananza dalla prima, si è sempre mantenuta nella sua prima grandezza. Venuta essa in potere de’ Turchi, poco dopo la metà del secolo XIV, vi piantarono la sede del loro impero, e tale restò sino alla presa di Costantinopoli nel 1453. Anzi ancora oggidì stante la salubrità della sua aria, i Sultani sogliono passarvi nella state qualche tempo.

8. Resta a spiegarsi l’ultima parola della leggenda, cioè ΑΔΕΛΦΑΙ. Non mi dilungherò nell’annoverare le varie città, che sulle monete si danno questo titolo di sorelle. In una del nostro Museo di Torino attribuita con ragione ad Alessandro Bala, perché coniata coll’epoca ΔΞΡ (164), si legge chiaramente ΑΔΕΛΦΩΝ ΔΗΜΩΝ. Questi popoli fratelli erano le quattro città di Seleucia, Antiochia, Laodicea, ed Apamea fabbricate da Seleuco Nicatore, la prima col suo nome, la seconda cosi chiamata dal nome di suo Padre, la terza da quello della Madre, e l’ultima dalla Regina sua consorte. II nome adunque di ΑΔΕΛΦΟΙ, o ΑΔΕΛΦΑΙ significa la Concordia, che passava tra varj popoli uniti insieme pel vincolo d’amicizia. Perciò non è meraviglia, se le due città di Plotinopoli, ed Adrianopoli espresse nella nostra medaglia tfatta coniare dall’Imperatore Caracalla anche un secolo circa dopo dacché fu fabbricata la prima, e l’altra onorata col nome di Adriano, continuassero ad avere il