Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/479

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di costanzo gazzera 63

descritta dal Meerman1, e che formò oggetto particolare di studio del Vernazza, la quale o venisse stampata in Alba, siccome con apposita operetta tentò di dimostrare2, o forse meglio, e come a me pare, in Savona: certo è che di essa nessuna copia e rimasta in Italia, e la sola che resti a testificare della sua esistenza si rinvenne in Inghilterra; colà, se la cosa continua in questi termini, fra non molti anni dovremo recarci pur nou se vorremo rinvenire, conoscere, studiare le migliori, e più pregiate produzioni delle arti belle non solo, ma i libri più rari, le stampe più preziose, le medaglie, i camei, le pietre incise, e quanto venne inventato, perfezionato, o raccolto dai nostri solleciti maggiori, che il sordido interesse, e la più colpevole delle trascuratezze fa preda degli opulenti stranieri. Che se maggiori presidii gli soccorsero all’Haim, un secolo ormai passato, le pubbliche e private librerie d’Inghilterra, onde accrescere d’oltre due mila articoli delle migliori edizioni di libri italiani la biblioteca dal Fontanini compilata in Roma, di quello avesse mai potuto o ritrovare, o sperare in Italia; di che non ci avrà privati un secolo intiero di legali ed illegali depredazioni, quando si sa che non pezzi isolati, o pochi originali, ma intiere gallerie, ma scelti musei, ma numerose e pregiatissime biblioteche portano sul Tamigi colle nostre letterarie ricchezze l’ignominia ed il disonor nostro! E per non parlar che di libri, a tale giunse in quella contrada la smania di possedere le migiori edizioni de’ Classici nostri, che parrebbe degenerata in pazzia. Cui non è noto il prezzo stravagante di cinquantamila novecento ottanta franchi, al quale ascese la vendita di una pregiata e rarissima edizione veneta del Decamerone di Gio. Boccaccio stampa del Valdarfer? il qual strano pagare diede origine in Londra ad una non meno singolare e curiosa instituzione di Società, che vollero intitolata de’ Bibliomani o Roxburghe-Club.


  1. Origin. Typograph. vol I. p. 93.
  2. Tipografia in Alba. Torino 1815. 8.°