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il popolo e specialmente la crescente generazione a sentire altamente la propria dignità. Ora perchè un tale resultato si potesse conseguire con la lettura circolante, necessitava che si rendesse accessibile a tutti la nascente istituzione mediante la tenuità della tassa1 di Cent. 30 al mese, tassa che evidentemente è alla portata di tutti, anche dell’umile artigiano che fatica nell’officina per guadagnare col sudor della fronte l’alimento necessario alla propria famiglia.
Non poteva però rimanere lungo tempo nello stato d’infanzia una così bella impresa, che da se stessa racco manda vasi al favore di tutti. Il paese cominciò a conoscerne la utilità, e il crescente numero dei soci testimoniava che simili istituzioni improntate del carattere di popolarità non possono che trovare corrispondenza in mezzo a persone che vogliono veramente educarsi a libertà. Anche il sesso gentile volle contribuire al generoso pensiero, ed è grato ricordare che la Signora Cesira Angiolini fu la prima ad iscriversi nell’Albo dei Soci, nel luglio del 1862. Tale iscrizione consolò grandemente; giacché un tal fatto mostrava che si era bene inteso lo scopo dell’Associazione e che non si disconosceva quanto debito abbia la donna italiana di promuovere la cultura della mente e dell’ingegno, essa che ha tanta parte sull’istruzione educativa della giovine prole! Infatti anche la donna
- ↑ Il faut établir la cotisation sur une très-faible base, intéresser à la lecture de vos livres le lecteur par la pensée qu’il en est comproprietaire avec ses compatriotes et voisins... par l’association on se rend fort, par la cotisation on se rend digne: on devient possesseur du livre qu’on lit, et sa lecture, au lieu d’une faveur, devient un droit.
M. Meyer.