Pagina:Memorie per servire alla vita di Dante Alighieri.djvu/16

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di dante alighieri 11

§ III.

Della stirpe di Dante.

L’origine primitiva delle famiglie anche le più cospicue è sempre per difetto di memorie, o intieramente oscura o molto incerta, e dubbiosa. Gli scrittori della vita del nostro Poeta si sono immaginati, che discendesse dalla nobilissima casata Romana de’ Frangipani, ed hanno scritto avere ottenuto essa questo nome a motivo di un atto generoso fatto da qualcheduno de’ suoi antichi in tempo di carestia1. Aggiungono di più che un tale di questa famiglia appellato Elisone, o Eliseo trasferitosi in Firenze con altri sei compagni in seguito di un certo Uberto inviato qua da Giulio Cesare, come a lungo racconta Riccardaccio Malespina2, o a tempi di Carlo Magno3 allor quando questo Imperatore, si accinse a riedificare la nostra città da Attila Re de’ Goti distrutta, e desolata, come falsamente suppongono i nostri storici,4 stabilisse quivi la sua dimora, e

  1. Filippo Villani nella vita di Dante dopo aver narrato, che il caso aveva fatto prendere a suoi antenati, prima che si fossero trasportati in Firenze, il cognome de’ Frangipani, soggiunge «unus siquidem ex ea qua dixi Patriciorum familia vir ditissimus excurrenti plebi Romanae frumenta multa, quae in horreis congesserat, gratis erogavit. Inde quasi panem famelico populo ponendo fregisset, tale nomen emeruit». Al Villani si accordano altri si accordano altri scrittori, e specialmente Domenico di Bandino d’Arezzo, che per la semplicità de’ tempi ne’ quali scrissero, non seppero conoscere il ridicolo di simili favole. Ve ne sono poi di quelli ancora che senza mostrare di dar fede a questo racconto, fanno discendere gli Elisei, e gli Allighieri dalla medesima famiglia. Ma questo pure è troppo incerto.
  2. Nel cap. 29 della sua storia pag. 27 dell’edizione de’ Giunti di Firenze del 1598 in 4°.
  3. Così il Boccaccio, il Manetti, ed altri scrittori della vita di Dante.
  4. Il dotto Vincenzio Borghini in un discorso particolare, impresso con gli altri, che vennero alla luce dopo la sua morte, ha combattuto questo favoloso racconto della riedificazione di Firenze, che si legge in quasi tutti i nostri antichi storici. Vedasi anche il Varchi nel libro IX della sua storia Fiorentina.