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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/107

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12 MEMORIE STORICHE CIVILI

di Bojano nel Sannio, dalle quali esce, come noi abbiamo osservato co i proprj occhi; cosicché di là scorre per i Sanniti, poi per i Frentani, e finalmente sbocca nell’Adriatico, in que’ tempi detto Mare superiore, vicino Campo Marino, Terra di questa Diocesi, la quale per mezzo del Biferno si divide da quella di Termoli, e il Biondo nell’Italia Illustrata ne dice qualche cosa: Tifernus, Samnitium in Mare Hadriaticum ultimus ìllabitur, qui ftuivius apud Bovixnum Urbem vetustissimam in monte item Tiferno babet originem.

8. Quindi si vede l’abbaglio, che prende Leandro Alberti, confondendo il Biferno col Frontone, laddove parla della Japigia nel luogo cit.; mentre è indubitato, che il Frontone, e ’l Tiferno sono due fiumi diversi tra di loro, e tali, che al presente tra essi sta confinata tutta la nostra Diocesi di Larino, cioè tra il Fortore, o sia Frontone, da Oriente, e ’l Tiferno, o sia Biferno, da Occidente, come si osserva in tutte le carte Geografiche, e meglio se ne parlerà nei lib.3. cap.3., ove de’ Confini della Diocesi Larinese.

9. Il Trinio. Nasce anche questo fiume dentro il distretto del Sannio, e sorge vicino la Terra di Carovilli, e poi tratto tratto ingrossandosi scorre sotto Trivento, e sbocca nel Mare Adriatico vicino la Terra di Montenegro, Diocesi di Termoli, e da Plinio al lib.3.cap.12. si appella Flumen Trinium portuosam.

10. Istonio, che al presente chiamiamo Vasto Aimone, da altri si appella Guasto, propriamente dee dirsi Vasto di Ammone, per il Tempio dedicato a Giove Ammone. Ella è Città riguardevole. Da Plinio lib.3. cap.11. riponendolo nella quarta Regione tra i Frentani, in Latino si appella Istonium.. Da Pomponio Mela nel lib.2. si nota Histonium. Da altri si scrive, ma per errore, Bistonium. Egli, come noi abbiamo veduto cogli occhi proprj, sta posto sopra di un colle ameno, in piano sopra l’Adriatico, pieno di Abitatori, d’ogni comodità, ornato di fabbriche, e di più Monasterj, con due Collegiate infigni, ultimamente erette. V’è un Palazzo del Marchese d’Avalos d’Aquino, assai distinto col suo Teatro, ma molto più lo rende illustre il suo Museo, dove si conservano antichissimi monumenti de’ Frentani, e manoscritti. Questa Famiglia d’Avalos d’Aquino, fu numerosa d’Eroi, che fiorirono in ogni secolo, specialmente Alfonso d’Avalos, valoroso Capitano fotto l’Imperadore Carlo V., cui toccò la sorte di far prigioniere di guerra Francesco I. Re di Francia sotto Pavìa. Questo ramo si è estinto nell’anno 1729. In persona di Cesare d’Avalos, fu nostro distintissìmo Amico, per le due Terre di Serra capriola, e Chieuti, che andavano unite col suo stato nella Diocesi di Larino. Al medesimo è succeduto il Signor D.Giovanni d’Avalos d’Aquino, al presente Marchese del Vasto dell’altro ramo de’ Prencipi di Troja. Molte Iscrizioni antiche sepolcrali, ed altre si ritrovano incise in lapidi in questa Città del Vasto; da esse qualche cosa si ricava in proposito de’ nostri Frentani, e in gran parte si leggono copiate, e illustrate presso diversi Scrittori, come sono: Reinesio, Grutero, Hessellir, G. Lipsio, Muratori, Fabretti, ed altri.

11. Buca, o Bica. Diverse sono le opinioni circa la situazione di questa Città. Plinio apprcsso il Cellario Notitia Antiqui Orbis. tom.I. lib.2. cap.9. sect.4. in trattare de’ Frentani vuole questa Città tra il Vasto Aimone, e Ortona. Oppida Histonium, Buca, Ortona.