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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/125

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30 MEMORIE STORICHE CIVILI

Cap. VII.

Della condizione di Larino, e de' Popoli Frentani prima, e a tempo della Repubblica Rom. sino, e a tempo della guerra

1. NEl Cap.I. si è parlato dell’origine dei Frentani, e de’ loro Abitatotori, e fu detto, che forsi in diversi tempi vi furono i Sabini, i Liburni, i Dalmati, e gli Etrusci tal presente dovendosi parlare della condizione di Larino, e de’ Popoli Frentani prima, e a tempo della Repubblica Romana, fino, e a tempo della Guerra Italica, non può dubitarsi, che sia cosa assai difficile voler rintracciare una tale condizione in una sì profonda antichità di tremila, e più anni: imperciocché le cose col trascorso del tempo si sono inviluppate in tal forma, che non pochi in aver voluto parlare di altre simili Regioni, per farne qualche parola, si hanno fatto lecito ricorrere alle favole; e volendo noi ciò isfuggire, diremo quel, che più di certo ne favellano gli Storici, o che ne suggeriscono le conghietture.

2. Quindi prescindendo da quel, che sia stato ne’ tempi a noi più remoti, è certo, che questa nostra Regione Frentana fu anch’ella libera, e che independentemente si governava da sé, come furono i Campani, i Lucani, i Bruzj, i Salentini, gli Iapigi, i Pugliesi, gl’Irpini, i Sanniti, i Peligni, i Marrucini, i Vestini, i Marsi, e altri, che prima di Adriano componevano il nostro Regno, come si è detto nella Prefazione di questo I. libro; in tal forma, che i Popoli convenivano in una Città, che era la Capitale, e quivi si radunavano, e trattavano gl’interessi, formavano le leggi, e davano le dovute provvidenze, tanto per il loro mantenimento, e accrescimento, quanto per liberarsi nelle occorrenze dagl’insulti de’ nemici.

3. Che tale sia stata anche questa nostra Regione Frentana, egli è incontrastabile appresso tutti gli Scrittori antichi, e moderni; e volendolo provare anche con conghietture, non picciola è questa, riflettendosi, che dopo la confederazione de’ nostri co’ Romani, che fu nell’anno di Roma 449., come appresso, mentre i Romani guerreggiavano co i loro vicini, e Sabini, co i Sanniti, cogli Etrusci, coi Dalmati, e Liburni, ed altri Popoli d’Italia, i nostri Frentani, o se ne stavano oziosi, godendo la loro libertà, o uniti co i Romani, a riserva della guerra Italica, o Sociale, o Marsicana, che si appellasse, stata nell’anno 662. della Fondazione di Roma, quando si unirono tutti i Popoli d’Italia contro di Roma per ottenere, come poi ottennero nell’anno 663. il diritto della Cittadinanza, come si dirà appresso; quandoché se mai questi nostri non fussero stati Popoli independenti, ma soggetti, avrebbero dovuto seguitare l’interesse del proprio Prencipe, e non già starsene nelle occasioni con indifferenza, o prendere quel partito, che fosse stato di loro proprio piacere.