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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/128

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LIB. I. CAP. VII. 33

Romani l’anno 546. della fondazione di Roma, volle, che Asdrubale, suo Fratello con nuovo esercito venisse dalle Spagne, nella quale occasione, prevenendo i Romani agl’insulti ulteriori, che si temevano di Annibale, tra gli altri, che riceverono Claudio Console, che guidava l’esercito Romano su i Campi Larina ti, e Frentani; e i Larinati, e Frentani tra gli altri, furono quelli, che in questo nuovo combattimento vindicarono le ingiurie de’ Romani con una piena vittoria contro i Cartaginesi: circa il ricevimento de’ Romani nel Campo Larinate, e Frentano, ne parla Livio lib.27. ad annum U. C. 546. in questo modo: Praemissi per agrum Larinatem, Marrucinum, Frentanum, Praetutianum, qua exercitum ducturus erat, ut omnes ex .Agris, Urbibusque commeatus, paratos, militi ad vescendum in viam deferrent, equos, jumentaque aliae producerent, ut vehiculorum fessis copia esset. Ipse de toto exercitu Civium, sociorumque, quod roboris erat, delegit sex mille peditum, mille equites. Pronuntiat occupare se in Lucanis proximam Urbem, Punicumque in ea Praesidium velle, ut ad iter parati omnes effent. Profectus noctu flexit in Picenum.

12. Quanto al valore, con cui militarono i Larinati, e Frentani, come socj, potrebbero addursi varie testimonianze; ma stimiamo Efficiente il dotto Silio Italico Istorico, e Poeta di sopra riferito lib.15., come siegue.

Inde legitdignas, parla di Claudio Console, tanta ad conamina dextras,
Quaque jacet superi Larinas accola ponti;
Qua duri bello Gens Marrucina, fidemque
Exuere indocilis, sociis Frentanus in armis:
Tum qua vitiferos domitat Praetutia pubes
Laeta laboris aagros, et penna, et fulmine, et undis
Hybernis, et Achemenio velocior arcu
Evolat. Hortator sibi quisque, age, perge, salutem
Ausoniae ancipites superi, et slet Roma, cadatne
In pedibus posuere tuis, clamantque, ruuntque.

13. E tralasciando ogni altro esempio, così pure in occasione delle guerre de’ Romani con Perseo Re della Macedonia nell’anno di Roma 582.quando ne’ vastil Campi Larinesi fu ricevuta porzione dell’esercito de’ Romani, da dove, terminata la guerra, ed ottenuta la vittoria, furono licenziate, e pagate le milizie, come attesta Livio nella decad.5. lib.5. cap.1. con queste parole: Naves, quae in Tyberi parata, instructaeque stabant, ut si Rex posset resistere in Macedoniam mitterentur, subduci, et in navalibus collocaris socios navales, dato annuo stipendio dimitti, et cum his omnes, qui in Consulis verba juraverant: et quod militum Corcyrae, Brundusii ad mare superum, aut in agro Larinati essent (omnibus his locis exercitus dispositus fuerat, cum quo, si res posceret, C. Licinius Collegae ferret opem) hos omnes milites dimitti placuit.

14. Rispetto poi alla confederazione, non può controvertirsi, che questi Popoli la godessero co’ Romani, dandone incontrastabile testimonianza Livio lib.9. ad annum U. C. 449. laddove dice, che avendo mancato gli Equi alla Repubblica, abbracciando il partito degli Ernici, e del Sannio, irritati i Romani, dopo aver spedito alcuni Feciali per domandar ragione di una tal mancanza,