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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/143

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48 MEMORIE STORICHE CIVILI

Veterano della settima Coorte, o sia Compagnia Pretoriana, e Patrono del Municipio di Larino, fabbricasse per sé, e suoi il Sepolcro nel luogo a lui conceduto con decreto del Senato; e principia la detta Iscrizione Dis Minibus, parole, che si usavano nelle Lapide degli antichi Romani, i quali riponevano i Dei Mani, cioè le Anime de’ Morti nel numero de’ Dei, come si è detto nel cap.6. num.21.

7. Fu ella ritrovata in una lapida sepolcrale posta nel giardino de’ Signori di Torre Maggiore, Terra della Diocesi di S. Severo, che sta nel confine di questa nostra di Larino; e presso il chiarissimo Muratori nella Classe de’ Municipj, e delle Colonie, Thesaur. Antiq. Inscript. pag.1111. num.6., al quale fu trasmessa dal più volte lodato Abate Pietro Polidoro; si suppone registrata nelle Scritture di Virgilio Capriolo; si riferisce anche questa Iscrizione da Pirro Ligonio, Marquardo Gudio: quivi però si leggono alcune variazioni. Nel sesto verso si legge LVCRINI. D. senza la lettera S . Così pure si legge nel volume, il cui titolo: Antiqua Inscriptiones quum Graecae, tum Latinae, olim a Marquardo Gudio collectae, nuper a Joanne Koolio digestae hortatu, consilioque Joannis Georgii Graevii, nunc a Francisco Hesselio editae, cum adnotationibus eorum Leovardiae 1731. pag.184. num.8. ma nell’Indice, in cui si notano i nomi delle Regioni, de’ Popoli, e delle Città, posto in fine al verso LVCRINI. D. si corregge l’errore dello Scrittore, come siegue: Lucrinum, quod jampridem ejectum est e Pomponii Mela libro de Situ Orbis, secundo hic legi pro LARINO demiror D. Daunium, sicut mihi videtur, significat: Dauni enim, inquit Mela Pomponius, Tifernum amnem, Cliterniam, Larinum, Teanum Oppida, Montemque Garganum, videlicet, habent.

8. In fatti non abbiamo in Italia Terra, o Città alcuna, che abbia il nome di Lucrino, ma bensì un Lago posto nella Campagna Felice; quindi giudicò l’Annotatore, che si dovesse leggere Larino in luogo di Lucrino, tanto maggiormente, che Torre Maggiore, dove fu trovata la lapida, sta in quelle vicinanze de’ Larinati. La spiega bensì della lettera D., che egli fa per Daunio alla distesa, non può aver luogo, ma deve leggersi nella maniera, che di sopra si è spiegato: così si legge presso gli eruditi Frentani presa dall’originale, che si conservava duecent’anni sono in Larino, dove così si dice: MVNICIP. LARIN. D. S. interpetrandosi D. S. De Suo ; così appunto si osserva questa Iscrizione nella Biblioteca Barbarina qui in Roma: quindi anche si vede l’altro abbaglio, che prendono altri, volendo interpetrare D. S. quasi che dica Daunia Superiore; mentre non abbiamo luogo alcuno, che si ritrovi nella Daunia con questo nome di Lucrino; ma che questo sia un Lago, posto nella Campagna Felice, come sopra.

9. Fa vedere poi quefta Iscrizione, che ella fusse del tempo del Romano Imperio, e non prima; facendosi nella medesima menzione delle Coorti, o siano Compagnie Pretoriane, con dirsi, che Tito Tibilio fusse Veterano della settima Coorte; posciaché non prima, ma dopo la Guerra Attica, Augusto Imperadore per cautela della di lui pedona, e per isfuggire que’ inconvenienti, che accaddero a Giulio Cesare, suo Padre, stabilì un Presidio di diecimila Uo-