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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/462

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LIB IV. CAP. V. 361


4. Ma qual ne fusse la cagione della divisione, che peraltro la dimostrano li frammenti, che si veggono sotto le acque, sembra, che il nome di Tremiti non venga originato dal tremuoto, ma perchè sono tre; e benchè Tolomeo ne conti cinque, due si devono dire piuttosto scogli, e come tali si distinguono da’ Geografi, e dagl’Istorici.

5. Sono poste nel Mare Adriatico dirimpetto alla Provincia Civile, che ora tiene nome di Capitanata, e propriamente a i luoghi, che sono in Diocesi di Larino, verso il lido del Mare. La di loro circonferenza, includendovi li canali, che le compartiscono, giugne a quindici miglia, e sono distanti da S. Agata miglia diciotto Italiane, che sono sei leghe, come si nota da alcuni Scrittori, e noi lo sappiamo di certo, e questo per mezzo giorno: a settentrione hanno il mare Adriatico; da Levante vi è la Dalmazia, e Schiavonia; e da Ponente gl’Apruzzi, e il golfo di Venezia, dalla quale Città sono distanti cento quaranta miglia.

6. E per dir qualche cosa di quest’Isole più in particolare. La prima è più grande, e tiene il nome di S. Domino, per esser dedicata con una Chiesa al glorioso Vescovo, e Martire S. Domino, insieme con S. Giacomo Apostolo: è di circuito di circa quattro miglia: parte di essa è bosco grande, e montuoso, tutto di altissimi Pini; l’altra parte è pianura con boscaglie, nella quale il rosmarino, il ginepro, il lentisco, e la mortella servono di alimento agli ucelli, e a’ cavrioli, che vi sono in gran copia. In una precipitosa, ed erta ripa si annidano i falconi, e perciò si appella la ripa de’ Falconi: E quando era uso di farsi la caccia, per mezzo di questi Ucelli, venivano fino dalla Francia i Falconieri a provedersene. La Chiesa di S. Domino veniva posta tra que’ cespugli. Nella campagna non mancano monumenti di casuccie per coloro, che la coltivavano, e di cisterne per abbeverare i bertiami. Nel bosco, e fuori vi sono saline, e vi si forma sale assai bianco. Nel principio della salita vi è un Magazzeno per uso de’ Pescatori. All’intorno si vedono alcuni piccioli posti per ricovero delle barchette, e il più principale si chiama la schiavonesca, forsi perchè si frequentasse da’ Schiavoni.

7. La seconda Isola si distingue sopra le altre, imperciocchè si vede in essa innalzata la fortezza molto rinomata, e il Monistero, che da a noi ampia materia di dire: è di circuito tre miglia, e si appella l’Isola di Nicola, dal nome della Chiesa, che vi è dedicata a S. Nicolo Vescovo di Mira, oggi detto S. Nicolo di Bari. Dall’altra parte vi è qualche poco di bosco, dove sono abitazioni per gl’operarj, e cisterne per commodo de’ bestiami. Alla marina vi sono le stanze per l’Ammiraglio, e tre magazzini per uso de’ Pescatori. Finalmente un posto capace per ricevere gran numero di barche sottili, come chiamano.

8. La terza vien domandata la Cappera, per l’abbondanza de’ Capperi, che produce, i fiori de’ quali si confettano in aceto, e fale, e si vendono. Gira intorno due miglia, e tra que’ virgulti vi è quantità di conigli. Da una parte verso Ponente, e Maestro vi è un posto capace di molti legni.

9. La quarta, o piuttosto scoglio, che sia si chiama il Cretaccio di mezzo miglio in circa di circuito: Questa affatto è tutta infruttifera: divide il canale, e