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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/524

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LIB IV. CAP. V. 423

stieri, ne debbia dare avviso fra termine di due giorni all’altro Partitore dell’altra Chiesa sotto pena di pagare il doppio di quello averà esatto, qual pena si guadagnarà dal Clero defraudato, e delle decime personali si esiggono dalli Preti, che averanno per Parrocchiani li padroni di quella casa, dove abitano detti forastieri per quell’anno dove si trovano abitanti.

XIII. Item, che il Castello, l’osteria dell’Eccellenza di Gonsaga, la Casa delli PP. di Tremiti, e la Casa del Monte si abbia da sagramentare dalla Chiesa della Dignità, e Ialtre taverne si abbiano da sagramentare donde sarà Parrocchiano il padrone di detta taverna, e l’ospidale si abbia da sagramentare un mese per Chiesa, sincome oggi si osserva.

XIV. Item si conveniscono, che nella Domenica delle Palme abbia da fare l’uffizio alla Croce l’Arciprete della Chiesa della Dignità, e che del restante si abbia da osservare il solito, conforme al tempo antico, cioè, che dopo saranno date le Palme, il Clero di S. Maria aspetterà fin tanto arriverà il Clero di S. Mercurio avanti la loro Chiesa di S. Maria, e là s’incontreranno insieme, procedendo sempre quelli della Dignità, e fatto l’offizio, e ceremonie alla Croce fè n’anderanno processionalmente fuora le mura della Terra, et alla porta, che fi dice da bascio si farà attollite portas, così come anticamente è stato, restandone fuora a fare quest’atto quelli della Dignità, e poi intrato dentro si spartiranno, e ognuno se n’anderà alla sua Chiesa.

XV. Item, mentre sarà necessario unirsi l’uno, e l’altro Clero per benefizio universale, o per altra accorrenza de’ ragionamenti, si debbiano convenire, e congregare nella Chiesa, che in quell’anno avrà la Dignità a concludere quello farà bisogno, e sarà espediente.

XVI. Item, che il Capitolo II. dell’incolato si abbia da dichiarare da Monsignor Reverendissimo.

XVII. item, che li libri delli Parrocchiani di tutte due le Chiese, l’uno, e l’altro Arciprete abbia da dar nota delli Parrocchiani fra due mesi.

XVIII. Item, che la Casa, quale si dice del Monte si abbia a vedere lo Testamento del Testatore, se dice al Sacramento, ovvero al Monte, acciò possa evitarsi alcuna controvenzione, e dicendo del Monte sia comune, e dicendo del S agramento, sia del Capitolo di S. Mercurio.

Io D. Biaso de Rosis Arciprete di S. Mercurio confermo ut
supra
Io D. Jacomo de Maso Economo di S. Maria confirmo ut supra.
Io D. Graziano Francazio confirmo ut supra.
Io D. Gio: Battista de Giorgio confirmo ut supra .
Io D. Vincenzo Taurone confirmo ut supra.
Io D. Marc’Aurelio de Gilio confirmo ut supra
Io D. Giuseppe Ciuliano confirmo ut supra.
Io D. Melchionne Torella confirmo ut supra .
Io D. Marcantonio de Mancinis confirmo ut supra
Io D. Giuseppe Pedementa confirmo ut fupra .
lo D. Gio: Vincenzo de Luca confirmo ut supra .
lo D. Melchionne Penterba confimo ut supra.