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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/630

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LIB IV. CAP. XIV. 529

to, il suddetto Signor Principe ha edificato ultimamente un Romitorio, e dedicato al grande Arcangelo S. Michele per divozione della Sig. Principessa D. Ippolita Ruffo, sua moglie, inclinata non meno, che il suo Consorte, alla soda pietà, e Religione. Quello Romitorio consiste in una comoda Chiesetta con Sagrestia, e due Celle per il Romito; e nel Frontespizio della Chiesa il lodato Signor Principe, di quel tempo Marchese di Salcito ha fatto incidere in marmo la seguente Iscrizione, da lui eruditamente composta.

D. O. M.
divo michaeli archangelo
caelestis militiae principi
sacro, propugnatori, potenti, invictissimo
semper triumphatori
fausto, liberatori pacifico
semper propitiatori
benefactori, perenni, ac tutelari maximo
paulus franconus una cum ippolita ruffo
ejus praestantissima conjuge
super juga non aspera montis
hanc in solitudine sacram
erexit aedem
ob innumera beneficia in eos patrata
ac in totam perpetuo familiam
devotionis obsequentissimi animi
parvulum signum
sed amborum devinctissimi concordis obsequii
aeternum monumentum
anno salutis mdccxxxiii.


26. Abbiamo ancora in questa Terra lo Spedale, ben comodo, per ricetto de’ Pellegrini, e Poveri, quale consiste in sei stanze, divise in tre Appartamenti, inferiore, mezzano, e superiore, posto fuori le mura dell’antica Terra, e propriamente nel Borgo, che chiamano, e si governa dal proprio Procuratore, che si destina dal Velcovo.

Delle Chiese distrutte.

27. La Chiess di S. Rocco veniva posta nel luogo, dove ora si è costruita la nuova Chiesa Matrice, cioè in piazza, demolita a cagione di questa nuova fabbrica. Era formata ad una nave, dove erano tre Altari. Il maggiore sotto lo stesso titolo di S. Rocco, Padrone principale di questa Terra, come sopra, e si amministra dal proprio Procuratore. Altro sotto il titolo di S. Maria di Costantinopoli, e S. Leonardo. Si suppone Juspadronato della Famiglia Vannicelli, e di commissione della Curia Vescovile si amministra da Gio: Aloisio Venditti, e suoi