Vai al contenuto

Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/635

Da Wikisource.
534 MEM. STOR. CIV. ED ECCL.

Colomba, distante dall’abitato, che fu di Torre di Zeppa un miglio in circa verso la parte Orientale.


Cap. XVI

Di Morrone.

1. QUesta Terra è posta sulla cima d’una montagna, quale senza dubbio è la più alta, che sia in questa Diocesi, da donde si scuopre gran parte del Contado di Molise, e Apruzzo Citra, il Mare Adriatico, e quasi tutti la Daunia: per la qual cosa è di un’aria perfettissma; tantocche i suoi abitatori godono quella salute, che si desidera in luoghi più bassi, ne vi si sentono morbi cronici, e simili, che sogliono cagionarsi dall’impurità dell’aria, e tutti robusti, e validi, e né perciò pregiudica al di loro lungo vivere, giungendo anche ad una buona vecchiaia.

2. Declina la Montagna per tutte le parti, cioè per occidente verso il Bifer no, per settentrione verso Previdenti, per mezzo giorno verso il fiumicello Rio Majo, e per Oriente verso i Territorj di Ripabottoni, piena di diverse scoscese, e maggiori per le tre parti, cioè l’occidentale, meridionale, e settentrionale; tutta però può agiatamente caminarsi a cavallo, e per la parte orientale è calessabile, e cosi noi abbiamo pratticato più volte in occasione, che ci siamo condotti in questa Terra per la Santa Visita, o per altri bisogni. E quantunque sia la medesima nella sua superficie sassosa, e però coltivabile da per tutto; come in fatti si coltiva da’ que’ industriosi abitatori, che la rendono fruttifera in grano, e altre forti di vittovaglie, ottimi vini, frutti abbondanti, e di ogni specie, né vi mancono territori per i loro armenti, vaccini, pecoroni, e specialmente porcini per l’abbondanza delle ghiande, e pascolo simile per tali animali, e vi sono anche caccie d’ogni sorta, specialmente di volatili, e pernici, stendendosi molto il suo territorio, e tale, che ognuno ne riceve il suo comodo; di maniera che in questa Terra, a riserva di qualche forastiere di quei, che vanno girando, non vi si vedono poveri.

3. Quanto alla sua antichità, per le diligenze da noi fatte, non abbiamo finora saputo ritrovare la sua origine, che colla distruzione di Gerione, o Girone, che si appellale; e su di ciò per maggior notizia ci rimettiamo a quanto se ne dice di questa antichissima Città nel lib.1. e. 5. Ma non per ciò mancano in qnesta terra, e suo Territorio vestigj di maggior antichità, ritrovandosi tratto tratto sepolture de’ Gentili, con medaglie di diverse forti, e lucerne, nelle quali si metteva il lume, che chiamano eterno, avendone su di ciò avute più testimonianze da’ medesimi accorti abitatori, oltre ad altri monumenti di fabbriche con mattoni, col gustodi que’ tempi; lo che ci fa credere, che almeno a riguardo della sua situazione sia stata luogo di diporto ne’ tempi più proprj dell’anno, abitato da’ Principali di Gerione, oda altri simili del Sannio, e chi sa, se non anche da Romani, dopo la caduta de’ chiarisstimi Sanniti.