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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/662

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SERIE DE' VESCOVI LARINATI. 561

mantenere il suo Gregge nella purità della Fede, e nell’unione colla S. Sede in modo che, carico di meriti, dopo aver seduto 8. anni, si riposò nel Signore.

XV. Pietro, sotto Formoso l’anno 894. ma quanto egli vivesse è ignoto, sapendosi solamente, che fusse morto col nome glorioso di Difensore, non solo della sua Chiesa, ma anche della sua Patria.

XVI. Waldefrido, o come altri Walfrido, si mette dal Vipera nell’anno 930. il che corregge il Sarnelli coll’anno 908. a tempo di Sergio III. emendando anche se stesso, che malamente l’aveva collocato nel 912. sotto il Pontefice Lando. Sedette circa tre anni.

XVII. Giovanni il V. tra Beneventani, e V. di Larino. Il Sarnelli lo vuole eletto nell’an. 911. sotto Papa AnastagioIII. non nel 913. come meglio l’Ughellio per cui egli errò ne’ Vescovi Sipontini; e molto meno nell’anno 944. come con gran divario di tempo scrisse il Vipera. E l’Ugellio ne porta i documenti tra’ quali una carta a favore della Chiesa di S. Martino della Città di Bovino dell’anno 922. dove si dice esser l’anno XII. de’ Principi Landolfo, e Atenolfo, e il XII. ancora del nostro Giovanni, si ha memoria in alcune lettere, scritte da Agapito Papa, a sua istanza a Leone, che si era intruso nel Vescovado di Trivento, e a Benedetto, che si era intruso nel Vescovado di Termoli, come appresso; e parimente si fa memoria del medesimo fin dall’anno 953. in un privilegio di Gisulfo, Principe di Salerno, e fu l’ultim’anno del su o Vescovado; dal che si ricava eziandio csser vivuto nella Sede 40. anni . A questo Giovanni l’anno 944. scrisse Marino II. detto da altri Martino III. per la confusione, che si è fatta ne’ Papi Marini, e Martini, confermandogli le Chiese di Siponto, di Bovino, di Ascoli, e di Larino, siccome innanzi è stato detto.

XVIII. Vincenzo, eletto l’anno 954. essendo Papa Agapito, o Agapeto II. Intervenne, come vuole il Vipera alla TrasIazione del Bracco di S. Matteo Apostolo, fatta da Salerno a Benevento, per opera del Principe Pandulfo I. cognominato, Capo di ferro. Si dice che sedette, non più, che tre anni, e forsi fin’al 957.

XIX. Landolfo, Vescovo nell’anno 957. sotto Papa Giovanni XII. da cui ricevette la conferma di ciò, che a S. Barbato, e a Giovanni V. era stato concesso, e confermato intorno all’unione delle sopraddette Chiese di Siponto, Bovino, Ascoli, e Larino, colla Chiesa Beneventana.

Per quelli tempi fu restituito alla Chiesa di Larino il proprio Vescovo, dopo lo spazio, quasi di tre secoli: e il primo, che ci viene innanzi e ’l più antico, che senza verun contrasto nella confusione troppo infelice de’ secoli IX. e X. è ...

XX. Azzone, di cui dice Ughellio, che visse circa gl’anni della salute 960. cioè, prima che la Chiesa di Benevento fusse eretta in Metropolitana, il che se guì in un Concilio Romano sotto Giovanni XIII. l’anno 969. Questo Azzone col notato anno di sopra, come principio del suo governare, viene registrato nella Sala; Actius, sive Azzo vulgo Azo ab Anno DCCCCLX. Reg. Pont. Jonne XII. Ma colla prima voce di Actius, o Azio in nessun monumento sinora l’abbiamo incontrato.

Di questo Azzone si fa ricordo da Leone Ostiense nella Cronaca Cassinese al