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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/664

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SERIE DE' VESCOVI LARINATI. 563

inghiottite, e sepolte dalla profonda insaziabile Voragine del tempo, e dopo Azzone il primo, che abbiamo è

XXI. Giovanni, che possiamo dirlo VI. di questa Chiesa, il quale nella prima edizione dell’Ughellio non vi era, e vi è stato aggiunto nella seconda, per esser uno de’ Vescovi intervenuti nel 1 e 2. Concilio Provinciale Beneventano, radunato dall’Arcivescovo Uldarico negl’anni 1061. e 1062. dove tanto nell’uno, che nel altro Concilio, fu trattata la causa di Amico, Abate di S. Sofia di Bene vento contra Leone, Vescovo di Dragonara, per l’occupazione della Chiesa di S. Maria d’Olvino, e della Chiesa di S. Benedetto, che si pretendeva di pertinenza di quello Monastero di S. Sofia, leggendosi negl’Atti del primo, posti nel Sinodico Beneventano: ibique residentibus caeteris Episcopis, scilicet Civitatense, Florentinense, Larinense, e più chiaramente in quelli del 2. col proprio nome: & Joannes Episcopus S. Sedis Larinensis. Che se mai in quello dell’anno 1061. non Giovanni, ma altro Vescovo vi assistesse, si potrebbe con questo incognito la nostra Serie supplire, se pure non sia stato Azzone, di cui si è parlato prima.

Non più di detto Giovanni sappiamo, e questo si potea sapere dall’Ughellio, e non lasciarlo; imperciocché egli ne’ Vescovi di Dragonara alla vita di Leone, che fiori in que’ tempi, porta per intero gl’Atti del mentovato secondo Concilio Provinciale Beneventano sotto Uldarico, cavati dalla Cronaca del Monastero di S. Sofia, come degni d’esser ricordati, e in essi vi è quello, che noi abbiamo notato del nostro Giovanni; ma gl’uscì forsi di mente, alloracche tessè la Cronologia de’ nostri Vescovi, perché questi Atti dei Concili Beneventani si sono raccolti nella grande sua collezione de1 Concili dal P. Arduini della Compagnia di Gesù . Vi si vede anche notato, e illustrato questo nostro Vescovo.

XXII. Guillelmo, assai chiaro per esser egli stato uno de’ 43. Vescovi con 10. Arcivescovi, con tutti li Cardinali, e molti Principi, i quali intervennero alla seconda delle tre Consagrazioni della Chiesa di Montecasino, fatta da Alessandro II. l’anno 1071. nel dì delle Calende del Mese di Ottobre, dove il Sommo Pontefice per la parcità, che allora correa in concedere le Indulgenze, non ne concesse, se non di soli dieci giorni a coloro, i quali nel giorno anniversario, divotamente l’avessero visitata. Nella Bolla di detta Consagrazione, che tra gl’altri riporta il Chioccarello, nella Cronologia de’ Vescovi, e Arcivescovi della Chiesa di Napoli pag. 122. si legge notato il nostro Vescovo col Segno della SSma Croce innanzi, in questo modo † Ego Guillelmus Lyrinensis Episcopus; ma certamente con notabile errore, in cambio di Larinensìs, come sta scritto in tutti gl’altri esemplari, e non vi è chi lo possa contendere; imperciocché dalle lettere, che fece il Papa, per il convocamento di tal funzione è manifesto, che chiamò solamente i Vescovi della Campagna, del Principato di Puglia, e di Calabria; oltre che per Lyrinensis s’intende il celebre Monistero Linnese di Francia, e mai s’incontra questa voce a significare alcun Vescovado.

Guillelmo, si legge ancora sottoscritto tra que’ Padri, che celebrarono il Concilio III. Provinciale Beneventano sotto S. Milone Arcivescovo il 1. d’Aprile del 1075. come si osserva negl’Atti del medesimo Concilio, posti nel lodato Sinodico Beneventano, dove così è notato: Ego Villelmus Larinensis subscripsi: