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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/666

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SERIE DE' VESCOVI LARINATI. 565

prima fu posto nella collezione Labbeana, e poi nel Sinodico Beneventano col nudo racconto, che se ne fa nella Cronaca Cassinese lib. 4. cap.50. ond’è, che non sappiamo altro del nostro Giovanni.

XXIV. Pietro, il quale tra nostri Vescovi, è il II. di questo nome . Egli intervenne al Con«ilio di Laterano III. e Generale Ecumenico XI. celebrato sotto Alessandro III. l’anno 1179. contra i Waldesi, detti anche Poveri di Leone, è contra li Scismatici, ordinati da Vittore IV. Antipapa. E tra quei della Provincia Beneventana si legge soscritto il settimo, cosi solamente: Petrus Larinensis, in un Catalogo riportato nel tom.12. dello Spicilegio Dacheriano p.636. e l’Ar duini anche così lo nota nella sua gran Collezione de’ Concilj, nella Sala Vescovile trascritta lib.3. c.4. n.7. p.186. si legge: F. Petrus Episcopus Alex.III Pontif. inter. fuit III. Concilio Lateranem, habito ad profligandum Chatarorum Schismata Anno MClXXIX. Per quella F. posta innanzi al nome si potrebbe dire, che fusse stato Frate di qualche Religione, e se non de’ Mendicanti, che ancora non erano forti, forsi di alcuna delle Congregazioni delli Benedettini, i quali si leggono per que’ tempi in più scritture col nome di Fratres; ma stimiamo meglio, che ciò fusse effetto di poca intelligenza dello Scrittore della Sala di mettere a questo Pietro, e a Gualtero, che viene appresso n. XXX. il Fra, con quella F. per aver forsi letto nelle Bolle di Lucio III. e d’Innocenzo IV. indrizzate a questi Vescovi quel Venerabili Fratri Petro, e Venerabili Fratri Gualterio, senza riflettere, che questo sia costume del Romano Pontefice, appellare i Vescovi Fratelli, per esser anch’egli Vescovo, oltre all’ampia, e suprema su a potestà, che lo costituisce Capo della Chiesa.

Pietro profittò molto alla sua Chiesa; imperciocché gli riuscì di ricuperare alla medesima la Terra di Morrone, e con detta Terra molte Chiese, che si ritenevano dall’Arcivescovo di Benevento il quale coll’occasione, che i Vescovi Beneventani, quasi per tre secoli l’avevano governate, come unite alla loro, non avevano curato rilasciarle, in tempo, che ritornò il proprio Vescovo alla nostra, e la Chiesa Larinese ne fu reintegrata con sentenza del Cardinal Lombardo, Arcivescovo di Benevento, il quale per la sua integrità, ancorché interessato, fu destinato Giudice di questa causa da Papa Alessandro III, e questa sentenza difinitiva è data in Benevento l’anno 1175, e si legge distesa nel lib. 3. cap. 3. n. 7. e poi fu confermata con tutti li privilegj di questa Chiesa a preghiere di esso Pietro da Lucio III. successore di Alessandro l’anno 1181. con sua Bolla, che si legge riportata in d. lib. 3. cap.5. n.3.

XXV. N. Dopo il suddetto Pietro l’Ughellio mette quest’incognito, così con una N. e dice, che se il nome di lui è oscuro, egli è chiaro a bastanza da una lettera scrittagli da Innocenzo III. nel second’anno del suo Pontificato, che è quello del Signore 1199. per esser stato assunto al Pontificato l’anno 1198. or dinandogli, che col suo Clero, e Popolo ubbidisse al Legato Apostolico, man dato in Regno, per affari del Regno di Sicilia. Era il Legato Cincio, Cardinale Prete del titolo di S. Lorenzo, non ricordato da Rainaldi negl’Annali, e da al tri Scrittori confuso con altri Legati, inviati dal Papa Innoc. III. per simili cagioni; e ciò per prender cura del picciolo Re Federico, come per reprimere i tiran-