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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/668

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SERIE DE' VESCOVI LARINATI. 567

io 1227. tra esso, il quale così si nota: Robertus miseratione Divina; titolo, che s’incontra sempre ne’ Vescovi di questi tempi, ora riserbato a i Cardinali di S. Chiesa; licet immeritus Larinensis Episcopus, e il Maestro, Rettore del Capitolo, e Spedale di S. Antonio Viennese di Roma, col quale Roberto rimette a favore dello Spedale di S. Antonio Viennese, posto nelle muraglie della Città di Larino, il censo di mezz’oncia d’oro, e si contenta di due libre di cera ogni anno nel mese di Maggio per la Festa di S. Pardo, e della quarta delle oblazioni, e mortorj, riservandosi la giurisdizione in caso, che in detto luogo si costruisse qualche Casale. Fu poi però detta Badia di S. Tommaso di Corneto unita al Sagro Seminario, come in d. lib. 3. cap.11. ove del Seminario di Larino.

XXIX. Stefano. Di questo neppure fa menzione l’UghelIio, né il suo Continuatore, nemmeno vien registrato nella Sala; è certo però, che vivesse nell’anno 1240. mentre abbiamo una sua Bolla in pergamena, conservata nell’Archivio del Capitolo Larinese, nella quale cosi egli si legge scritto: Stephanus Dei gratia, ugualmente che l’altro, Miseratione Divina, usato senza alcuna riserba da i Vescovi antichi, Larinensis Ecclesia Episcopus: e con essa concede a Paolo Abate, e suoi Frati del Monastero di Casamare le Chiese di S. Bartolomeo, e di S. Vito, poste nel Territorio di Maglianello, Diocesi di Larino, con riservarsi a favore della sua Chiesa la giurisdizione sopra di esse, e altri dritti Vescovili, e Parrocchiali col canone di due libre di cera ogni anno per la Festa del glorioso S. Pardo. Si trascrive questa Bolla nel lib.4. cap.9. n.25. ove de’ Casali distrutti porti nel tenimento della Terra di Santa Croce, e propriamente in parlarsi di Maglianello.

XXX. Gualtero, il quale, siccome Pietro posto al n. 24. da LucioIII. impetrò da Innocenzo IV. con Bolla del 1254. la conferma de’ privilegj, e loro ampliazione alla sua Chiesa di Larino, colla distinzione de’ confini della Diocesi, la quale Bolla si riporta nel lib. 3. cap. 5, n. 14.

Nella Sala, altre volte da noi nominata, si nota col cognome, e con un F. innanzi, quasi fusse stlato Frate di alcuna Religione, in questo modo: F. Gualteriis de Gualteriis Episcopus ab Innocentio IV. ad Amalphitanam Thiaram transla tus anno 1254.

Da questa Chiesa fu trasferito all’Arcivescovado di Amalfi da Innocenzo IV. mentre si ritrovava in Capua l’anno 1254. e XII. del suo Pontificato a’ 10. delle Calende di Novembre, come si ha dal Registro Vaticano all’ep. 258. fol. 180. e così lo nota Ughellio, e ivi si affaticò, non meno di quel, che si affaticasse per questa di Larino.

XXXI. Farolfo. Di questo non parla Ughellio, ne il suo Continuatore, e ne abbiamo memoria solamente nella sala in tal modo: Farolphus, Episcopus circa ann. 1267. sub Clemente IV. Pontifice; né altro si è rinvenuto di lui.

XXXII. Petrono, o Patrono . In Sala del Vescovado, niente si ha di questo Prelato. Ne parla Ughellio, il quale vuole, che vivesse sotto Onorio IV. che fu assonto al Pontificato l’anno 1285. e Io tenne due anni, e come ivi si legge, il medesimo si soscrisse all’Indulgenze concedute alla Chiesa de’ Carmelitani di Siena, siccome in que’ tempi era uso, concedendo i Vescovi radunati per le Con-