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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/766

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tempo celebrata con giubilo pubblico, e apparato Religioso, come un Trionfo delle vittorie, che per divina Bontà hanno riportato da’ comuni, e particolari Nemici; tantoché abbiamo nella chiesa quasi innumerabili esempi di queste sagre azioni, celebrate quasi in ogni tempo, e in ogni parte del Mondo. Onde fi divinamente istituito farsene ogni Anno celebrità solenne; come da per tutto si osserva. E li Romani Pontefici sino dal principio quasi della Chiesa nascente stabilirono sette Notaj, e tanti Diaconi, che attendessero a scrivere le gesta de’ Martiri, quali parimente ebbero cura, e della Sepoltura, e delle loro Traslazioni, cioè che fussero i Corpi sepolti decentemente, e convenevolmente trasferiti da luoghi meno decenti a luoghi più decenti, e celebri: Anzi essi medesimi con proprie mani soleano sepellirli, e li trasferivano. San Cornelio Papa Martire nella maggior persecuzione di que’ primi Tempi trasferì i Santissimi Corpi degli Apostoli Pietro, e Paolo; e in verità sono piene di queste sagre azioni le Storie Ecclesiastiche. E quando poi la Chiesa principiò da sì crudeli persecuzioni a stabilirsi nel suo splendore, furono senza dubbio illustri, frequenti, e celabri, non solo in Europa, ma anche in Africa, in Asia le Traslazioni de’ Corpi de’ Santi, e le loro sagre Reliquie, e tra le infinite leggiamo quelle di S. Babila Martire, di S. Giovannibatista Precursore del Signore, de’ Santi Martiri Lorenzo, Stefano, Ignazio, e Agnese, di S. Giovanni Crisostomo, dell’Apostolo S. Andrea, di S. Luca Evangelista, del Glorioso S. Timoteo Discepolo di S. Paolo, de’ Santi Profeti Zaccaria, Michea, e Samuele, E il grande Arcivescovo di Milano S. Carlo Borromeo riferisce, oh con quanto apparato fosse stata questa fatta! veramente solenne in ogni cosa, e specialmente in questo, che Terra Santa, da dove si trasferivano quelle Sagre Reliquie, quasi fino a Costantinopoli da ogni banda, a guisa di sciami di Api, si radunavano, e uscivano Popoli ad onorarle con Inni, con doni, con oblazioni, e con ogni altra rimostranza di singolar divozione, e pietà! Chi non legge la già fatta, tra le altre, dal medesimo S. Arcivescovo de’ Sagri Corpi di S. Simpliciano. Sifinio, Alessandro, ed altri, stati tutti Arcivescovi di Milano ? Chi non istupisce alla già fatta, di S. Gregorio Nazianzeno dal Gran Pontefice Gregorio XIII. che fu lo stupore, non solo di Roma, am du tutto il Mondo, per dove giunsero le notizie, per la pietà, per la divozione, e per l’apparato? E tali osservarà anche egli le già fatte dal nostro Santo Padre Benedetto Papa XIII. specialmente nella sua Diocesi, e Provincia di Benevento. Muove senza dubbio a gran pietà la Lettera, che scrisse Pietro Oltradi Arcivescovo di Milano della Traslazione del Corpo di S. Agostino a Carlo Magno. Che pietà fu del Re, che con tanta spesa la procurò? quale studio, e quale sollecitudine santa de’ Vescovi della Provincia, che vi concorsero sino a Genova per accompagnarlo ? Che moltitudine grande di Clero ? Che concorso infinito di Popolo ?

III. Ma che accade andare in Asia, in Africa, e in altra parte del Mondo per rinvenire simili sagre azioni; basterà riflettere alla già fatta del Corpo istesso del nostro Santo dalla Chiesa Città di Cliternia rovnata da’ Barbari, che chiamano Lichiano, non lungi dalla medesima Terra di San Martino alla Chiesa di