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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/769

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seus; E finalmente chi non sa, che col solo tatto delle ossa di Eliseo, risuscitasse il Cadavero di un Uomo buttato nel suo fepolcro? Et projecerunt Cadaver in sepulcro Elisei, quod cum tetigisset ossa Elisei revixit homo, et-stetit super pedes suos : e tralasciando far memoria della Donna, la quale da dodici anni pativa flusso di fangue, e ne restò libera, col solo toccare le Fimbrie delle vesti di Gesù Cristo; Et ecce mulier, qua sanguinis fluxum patiebatur duodecima annis, accessit retro et tetigit fimbriam vestimenti ejus, et salva fatta est mulier ex illa hora. Chi non sa, che la sola ombra di San Pietro sia stata bastevole a sanare zoppi, stroppi, ciechi invasati da’ Demonj, e altri infinità de’ mali? Magis autem augebatur credentium in Domino multitudo virorum, ac mulierum, itant in plateas ejicerent infirmos, et ponerent in lectulis, ac grabatis, ut veniente Petro, saltem umbra illius obumbraret quemquam illorum, et liberarentur ab infirrnitatibus fuis, qui curabantur omnes. E lo stesso leggasi 3, de’ Sagri Sudarj, e semicinti di S. Paolo:virtutesque, non quaslibet facies Deus per manum Pauli, ita ut etìam Super languido deferrentur a corpore ejus fudaria, et semicinctia, et recedebant ab eis languores, et Spirìttu utquam egrediebantur. E oh quante maravigliose virtù, e grazie actesta S. Gio: Crifòstomo ricevute per le Reliquie del Glorioso Martire Babila? quanti miracoli per le Reliquie, e Sepolchri di altri Santi si leggono negli annali della Chiesa! Quante grazie perciò attestano i Padri Greci, Nazianzeno, Basilio, e Teodoreto! Quanti parimente ne scrive S. Gregorio Papa! Quante il Glorioso S. Agostino del Proto-Martire S. Stefano! S. Ambrogio de’ Sagri Corpi di S. Protasio, e Gervasio Martiri! S.Carlo Borromeo per il Sepolcro di S. Simpliciano! E specialmente questi scrive, che quando più presso era per prendersi la Città di Milano, con trecento soli Giovani Milanesi si ebbe la vittoria contro l’Efercito di Federico Barbarossa Imperadore Nemico Capitale di essa; non per altro, che per intercessione di tre Santi Martiri Sisinio, Martirio, e Alessandro. E senza distraerci in altre parti sono ben noti specialmente in quella Provincia, e luogo rispettivamente le Grazie, e miracoli ottenuti scnza numero coll’intercessìone de’ nostri Gloriosi S. Pardo Vescovo nel Peliponnese, Padrone principale di questa Città, e di S. Leo Protettore principale della Terra di S. Martino, i di cui Sagri Depositi si venerano in essi luoghi, e a’ quali li giornalmente si vedono ricorrere Persone da ogni banda in tutti i loro bisogni; tantocche celebriamo l’Uffizio del nostro Glorioso S. Leo con quell’Orazione. Deus, qui Beatum Leonem Confessorem miraculis innumeris et gloria sublimasti; concede propitius, ut quem in terris pro suffragiis invocamus, intercessorem apud te in Caelis jugiter habere mereamur.

VII. Laonde Iddio in ogni tempo ha onorato le sagre Reliquie de’ suoi Santi, avendo in ogni luogo, e per tutti i secoli a gloria loro mostrato miracoli, conceduto la sanità agli Uomini, rifuscitato i morti, e liberato le Città, e le Provincie intere da pericoli, e calamità. È ben raggionevole dunque, e dovuto Uffizio, che la Pietà Cristiana dia questo grande onore alle Sagre Ceneri, alle Ossa, a i Corpi de’ Santi, nelli quali viene anche lo stesso Iddio Nostro Signore glorificato. E per questo la Chiesa Cattolica governata dallo